Espulsioni

Gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso (clandestini), secondo la normativa penale vigente devono essere respinti alla frontiera o espulsi.

Su questa strada non siamo certo soli (tutti i paesi ricchi si tutelano dall’invasione dei pezzenti, sull’onda della paura dello straniero): di pochi giorni fa la notizia che nella civilissima Confederazione Elvetica ha vinto il sì al referendum popolare ‘Per l’espulsione degli stranieri che commettono reati (Iniziativa espulsione)’, pur con un non-particolarmente-eclatante 52.9%.

Ma come avvengono esattamente, in pratica, le espulsioni ? Per sapere cosa succede in un paese mediamente civilizzato, ma certamente più civile del nostro, il Regno del Belgio, si consiglia la visione del film Illegal (Francia, Belgio 2010) di  Olivier Masset-Depasse. In questo film il mio personaggio preferito è la psicologa incaricata di convincere l’espulso a salire con le buone sull’aereo (peccato che interviene solo al primo tentativo, poi i metodi diventano più maneschi).

Secondo il Ministero dell’Interno in Italia esistono 10 CIE (Centri di identificazione ed espulsione), già noti come CPT (Centri di permanenza temporanea ed assistenza):

Tutti mangiamo le salciccie ma nessuno vuole sapere cosa succede nei macelli. Gli Onesti Cittadini votano i Politici Con le Idee Chiare perchè tolgano dalla loro vista i Disgustosi Poveri, ma si parla poco di quello che succede nei Lager Legalizzati.

Onore al merito dei finanziatori che hanno reso possibile la realizzazione del film di cui sopra: Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Communauté française de Belgique – Région Wallonne – Fonds National de Soutien à la Production Audiovisuelle du Luxembourg – VAF – Cinécinéma – Films Distribution – Belgacom – Tax Shelter du Gouvernement fédéral belge – Centre National de la Cinématographie – Programme Media de la Communauté Européenne.

Anche la Repubblica Italiana finanzia il cinema, malvolentieri persino quello alternativo, ma i nostri registi preferiscono occuparsi delle ragioni del gambero che dei CIE.

1 thought on “Espulsioni

  1. E’ la globalizzazione, bellezza!
    I capitali si possono muovere liberamente di paese in paese, e sono accolti con entusiasmo e sgravi fiscali, salvo poi rientrare ben riparati dagli scudi.
    Le merci, beh, si muovono abbastanza liberamente, ma spesso sono ostacolate da balzelli e altri ostacoli normativi.
    Le persone, no ! Se servono, tutti d’accordo, purchè non si facciano vedere nei luoghi di divertimento degli indigeni, nè vi si accoppino (attenzione: congiuntivo di accoppiare). Naturalmente, se accompagnate da pingui capitali, rientrerebbero nel primo caso e sarebbero pertanto accolte a braccia aperte.

Lascia un commento