La prima Blockchain

Da un articolo che ho letto in rete e che riporto parzialmente:

500 d.C., cinquecento dopo Cristo: L’Impero Romano è ormai decadente e sta iniziando l’epoca che ricordiamo come Medioevo, periodo che tra le altre cose ha visto nascere le prime banche. Lontano, molto lontano dall’Europa, c’è la Micronesia. E qui l’isola di Yap, dove alcune popolazioni incominciarono a minare delle unità di misura: le “pietre Rai”.

Si stava sviluppando un sistema economico e serviva qualcosa per fare transazioni e scambi commerciali. Serviva dunque una valuta, e si decise per enormi pietre rotonde. Però pesavano fino a quattro tonnellate, decisamente scomode da trasportare.

Gli abitanti dell’isola inventarono allora un metodo ingegnoso: ogni abitante avrebbe tenuto un registro dove annotare la proprietà di ogni pietra Rai, e quando si fosse presentata la necessità di regolare una transazione commerciale avrebbe provveduto ad aggiornare il proprio registro sollecitando anche tutti gli altri abitanti dell’isola ad effettuare la stessa operazione.

Così facendo il controllo delle transazioni non è nelle mani di una autorità centrale (oggi sarebbe una banca) alla quale sarebbero dovute delle commissioni. Il metodo funzionava: era impossibile che il proprietario di una pietra spendesse due volte lo stesso importo dal momento che nel frattempo tutti avevano aggiornato il proprio registro, ed era allo stesso modo impossibile che qualcuno se ne proclamasse illegittimamente proprietario: tutti avevano ben chiaro chi possedesse ogni pietra in ogni momento.

Incredibile ma vero, ciò che accadeva 1.500 anni fa in una sperduta isola del pacifico è molto simile a ciò che sta rivoluzionando l’economia moderna. Le criptovalute, a cominciare dalla famosa bitcoin, si basano infatti su un meccanismo noto come Blockchain. La somiglianza con il sistema delle pietre Rai è impressionante.