questo post NON segue le regole – mi presento

Mi è piaciuta dall’inizio la proposta di Paolo, ma mi sono trovata in difficoltà sullo scrivere, perchè non so bene chi siate voi. Mi spiego.
Ho un amico con cui parlare di argomenti tecnici, ma che appena sfiora la politica mi scatena la voglia di rovesciargli in testa la grappa e farlo flambè; con un’altra parlo di figli in modo non banale, ma non sa quando ha letto un libro, e via discorrendo.
Noi siamo stati raggruppati dal buon vecchio Paolo, che evidentemente pensa abbiamo qualcosa da poterci dire (grazie della stima). Forse vuole creare una sorta di Fondazione in stile Asimov. Ma cosa vi dico? Non so cosa leggete, se avete la tv, se siete monaci buddisti o mortalmente soli.
Allora NON rispetto le regole e, non sapendo chi siete voi, mi presento io
Mi chiamo Maria Antonietta B. (tanto per citare De Sica), ho quasi 41 anni, il 38 di scarpe e 3 figli. Sono una massaia. Leggo molto ed i generi variano con i periodi. Praticamente non guardo la tv, ascolto poca radio.
Detto questo potreste sentirvi straniti e chiedermi se nella pasta frolla metto o no il lievito.
Invece vi propongo una poesia che mi piace molto di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

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