Mi chiede un’amica, “quanto pesa un gigabàit ?”. Evidentemente si riferisce al gigabyte, unità di misura dell’informazione pari a circa otto miliardi di bit; il bit lo sanno tutti è lo zero-uno, si-no, “la quantità minima di informazione che serve a discernere tra due possibili alternative equiprobabili“.
È una domanda interessante. L’informazione in sè è astratta e senza peso ma per trasmetterla o immagazzinarla si deve usare un supporto fisico. A seconda del supporto fisico il peso può cambiare, alcuni esempi:
supporto | peso di un gigabàit |
i ceci: posso usare un cecio per ogni bit, diamine sono ottomiliardidiceci | 4000 tonnellate |
libri di carta | 400 kilogrammi |
hard-disk anni novanta, capacità 50 MB | 10 kilogrammi |
disco di plastica volgarmente detto “CD-ROM” | 26 grammi |
disco di plastica volgarmente detto “DVD doppio strato” | 1,7 grammi |
hard-disk circa 2009, capacità 1 TB | 0,6 grammi |
Quello che si può dire è che il peso varia, a seconda del supporto e dello sviluppo tecnico: il peso di un gigabàit scende col tempo. La vera questione è se esista un limite inferiore a questa discesa, e sembra che ci sia (quando si arriva al punto che per ogni bit anzichè un cecio si usano gli atomi o addirittura le particelle subatomiche).