Negli ultimi tempi c’è stato un crescendo di notizie relative a nuovi dispositivi basati sulla carta elettronica e relativi accordi con case editrici e provider di connettività (operatori telefonici). Si può supporre che si stiano scaldando i motori per la fiera del libro di Francoforte (14 – 18 ottobre). Tutti i dispositivi più recenti sono anche dei telefoni cellulari, non tanto perchè permettano di telefonare, quanto perchè si connettono alla rete telefonica cellulare per permettere l’acquisto di libri ovunque voi siate.
Ecco dunque gli annunci:
- oggi 7 ottobre Amazon annuncia la disponibilità del Kindle 2 anche fuori dagli States, 253€ tasse, spese di spedizione e dogana compresa; include copertura 3G flat, 290000 ebooks in inglese a catalogo con prezzi tra 12 € (bestsellers) e 6 €
- 23 settembre, l’olandese IREX Technologies, spin-off Philips, annuncia il DR800 a 273 €; avrà accesso al catalogo Barnes & Nobles (merchant di libri ed ebook e diretto concorrente di Amazon) di 750000 titoli (!) con i bestsellers a 6,80 €.
- 25 agosto il colosso Sony annuncia per dicembre 2009 il Reader Daily Edition™ (PRS-900BC) a 273 €; i libri saranno disponibili tramite Sony eBook store
Poi c’è il favoleggiato Apple Tablet, versione più grande dell’iPhone, pronto pare tra poco a portare lo scompiglio nel giovane mondo degli ebook reader; ci aspettiamo la leggendaria facilità d’uso Apple e sopprattutto un display a colori, brillante e veloce adatto anche a navigare e guardare video in movimento.
Quest’ultimo oggetto si porrebbe così in forte contrapposizione con i tre dispositivi di cui sopra, basati sulla carta elettronica, lenti e in bianco e nero quindi adatti ad concetto di lettura più tradizionale, meditativa e priva di distrazioni. I contenuti fruibili sull’Apple Tablet saranno forse più multimediali e interattivi, da sfogliare mentre si chatta o si guarda l’ultimo video musicale.
Intanto tutto tace sul fronte interno, gli editori italiani non si schiodano, mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri diffonde la campagna pubblicitaria pagata coi sordi de noaltri per sostenere le vendite di libbri. E di chi sono le case editrici di carta ?
La mia impressione è che, contrariamente alle immagini, alla voce e alla musica, la parola scritta rimanga un ambito di nicchia. I lettori compulsivi di libri sono purtroppo pochi, e così per giornali e riviste. Del resto, credo che nessuno si comprerebbe un eBook reader per sfogliare “Chi” o qualche esemplare di free press. Il vero mercato potrebbe essere costituito dagli studenti; una recente indagine all’Università di Princeton (http://www.ebookreaders.it/scuola/gli-studenti-universitari-usa-bocciano-lamazon-kindle.html) ha però dato risultati poco incoraggianti in questo senso. Problema tecnico o culturale ?