credito, vc. dotta, lat. creditu(m) ‘cosa affidata’, part. pass. di credere ‘affidare, credere’; av. 1292
Vocabolario Zingarelli
Finanza e religione devono essere uscite dalla stessa matrice, poichè sono ambedue imperniate su un unico fondamento: la fede. Infatti così come il fedele crede nel suo dio, crede il creditore che il suo debitore gli restituisca il quantum.
L’analogia può continuare (si ringrazia Doctor Sax per i suggerimenti):
- il dio denaro;
- la mitologia: il libero mercato, la globalizzazione, la mano invisibile, la ricchezza per tutti;
- il libro sacro: Adam Smith, La ricchezza delle nazioni;
- l’oscuro linguaggio degli adepti (azioni, obbligazioni, futures, derivati), che richiede un percorso di iniziazione per raggiungere la conoscenza e, tramite essa, l’illuminazione (ovvero la ricchezza);
- i luoghi sacri (le banche);
- le liturgie: i meeting di Ecofin, gli incontri di Davos;
- le prescrizioni: i tassi di interesse, le regole bancarie e di borsa;
- i sacerdoti: i finanzieri, i banchieri, gli agenti di borsa tutti in grisaglia;
- le sette: liberisti, anarco-capitalisti, keynesiani;
- i fedeli: il parco buoi;
- i sacrifici in denaro offerti dai fedeli.
Ma tra le pieghe dei testi sacri delle religioni rivelate, ben nascosti, si sono dei messaggi sovversivi, che se applicati potrebbero far saltare in aria il sistema della finanza.
Prendiamo il Cristianesimo, in Matteo 6:12 dice: “e rimetti a noi i nostri debiti / come noi li rimettiamo ai nostri debitori“. No no, prendiamola pure in senso letterale, questa è una vera e propria bomba: istantaneamente, qui ora e subito insomma adesso, ognuno abbuoni i propri crediti ai propri debitori ! O gaudio ! Il problema del debito pubblico risolto ! Milioni di concittadini liberati dal gravame di dover restituire il capitale del mutuo contratto e pagare mensilmente i relativi interessi ! L’Istituto per le Opere di Religione che si disfa in un atto di generosità storico della quotaparte di obbligazioni e prestiti di un patrimonio stimato da certuni stimato da 9 o 10 zeri !
E se prendiamo l’Islam, in Surat Al-Baqarah 2:275 dice << … dicono: “Il commercio è come l’interesse!”. Ma Allah ha permesso il commercio e ha proibito l’interesse>>.
Anche qui, letta in senso letterale questa è una bomba, se possibile ancora più potente dell’altra (in effetti nei sei secoli che intercorrono tra una rivelazione e l’altra un progresso c’è stato). In questo caso da ora in avanti tutti i crediti sono infruttiferi, il costo del denaro è: zero. Insomma se ho un debito, non c’è fretta a ripagare il capitale, tanto se lo rendo domani o tra 100 anni è sempre la stessa cifra da restituire ! Fine di tutti i problemi con in più il beneficio che non si ferma il sistema, perchè i debitori e i creditori continuano ad esistere (il denaro circola); ma, attenzione, nessuno vive più di rendita ! Effetto collaterale: i fondi di investimento sovrani dei 10 paesi islamici liberano dal gravame dell’interesse la quotaparte di obbligazioni e prestiti del loro patrimonio che pare si aggiri in unmilioneemezzodimiliardi.
Per fortuna l’uomo (e la donna) pii non prendono alla lettera i libri rivelati, e possono credere contemporaneamente in dio e ai debitori.