Basta guardare la nostra libreria, per rendersi conto che non c’è una dimensione (intesa come larghezza e altezza) giusta per i libri di carta. Variano a seconda del genere (la spazzatura e i classici sono più piccoli), del tempo passato dalla pubblicazione (libri appena usciti in brossura, dopo qualche anno arriva il tascabile), della presenza di figure (libri illustrati più larghi) e se ci sono stati regalati (mi sembra siano più grossi i libri ricevuti in regalo..).
Ma se decidiamo di passare al libro elettronico, il lettore di ebook sarà sempre lo stesso e tutti i libri dovranno adattarsi alle sue dimensioni: la scelta della taglia del lettore quindi diventa una faccenda impegnativa.
Più o meno tutti i dispositivi in vendita al momento hanno le stesse dimensioni: non stupisce dal momento che sono tutti basati sugli schermi a inchiostro elettronico prodotti da un solo vendor al mondo, che al momento produce a tappo i display da 6 pollici di diagonale e aspect ratio 4:3. Questo formato, e questa tecnologia sono quindi lo standard per tutti i principali dispositivi: Amazon Kindle, Leggo IBS, Sony, Bookeen e Cybook.
Le dimensioni del Leggo IBS ad esempio sono:
dimensione esterna del lettore | 182×138 | mm |
dimensione effettiva dello schermo | 122×91 | mm |
superficie effettiva dello schermo | 111 | cm2 |
margine verticale medio per parte | 30 | mm |
margine orizzontale medio per parte | 23 | mm |
Per confronto, qualche numero relativo alla carta:
tascabili piccoli (A Format) | 178×110 | mm |
tascabili tipici (B Format = Penguin Books) | 198×130 | mm |
tascabili grandi e rilegati piccoli (C Format = trade paperbacks) | 216×135 | mm |
octavo | 228×152 | mm |
tipico libro rilegato (Supercoralli Einaudi) | 223×145 | mm |
A5 | 210×148 | mm |
A4 | 297×210 | mm |
Ma per avere il riferimento su qual’è il formato ideale, e i margini giusti per un gingillo elettronico bisogna guardare ad Apple, il leader mondiale dell’usabilità e del design industriale applicato ai gadgets. Ecco le dimensioni per l’iPad 2:
dimensione esterna | 242×186 | mm |
dimensione effettiva dello schermo | 197×148 | mm |
superficie effettiva dello schermo | 291 | cm2 |
margine orizzontale/verticale medio per parte | 20 | mm |
Quindi lo schermo dell’iPad ha quasi il triplo della superficie (260%) rispetto al Leggo IBS ! E la superficie effettiva è molto vicina alla dimensione di un foglio A5; questo permette di scorrere mezza pagina alla volta un documento in formato fisso A4 (non reflowable), cosa che spesso capita di dover fare visto che è il formato standard in ambito lavorativo e scientifico.
Riguardo ai margini bisogna notare che hanno due funzioni: una pratica per poter tenere in mano l’oggetto senza metter le dita sopra al testo, e una estetica, per incorniciarlo ed orientare la nostra attenzione.
Nel caso degli schermi elettronici ci possono anche essere delle ragioni in più per non voler mettere le dita sullo schermo: se è fragile, se si sporca o se è sensibile al tocco. Ma c’è una differenza: per quanto riguarda l’estetica, al margine fisico (il bordo in plastica attorno allo schermo) si somma il margine digitale, cioè il bordo bianco che circonda il testo elettronico. Questo fa sì che per uno schermo elettronico il margine fisico potrebbe essere minore del margine che troviamo nei libri di carta.
In conclusione, la generazione odierna di lettori con schermo a diagonale di 6 pollici ha l’ingombro del tipico libro di carta tascabile, ma se si somma il margine fisico a quello digitale lo spazio a disposizione del testo è minore. Inoltre non sono adatti a leggere documenti e testi non specificamente formattati o adattabili a schermi piccoli, quindi è escluso l’uso professionale.
Il lettore di ebook perfetto al momento non esiste sul mercato, ma se esistesse avrebbe queste caratteristiche:
- schermo robusto (quelli attuali sono su base vetro quindi molto fragili) e non sensibile al tocco (se devo leggere, servono solo due tasti: pagina su / pagina giù) in modo da minimizzare la necessità di un margine fisico
- schermo eink per leggere senza riflesso, ma lo sfondo deve essere bianco, non grigetto come in quelli attuali
- chassis bianco (per rendere il margine fisico omogeneo col margine digitale)
- dimensione effettiva dello schermo pari al formato A5
Attendiamo speranzosi l’ingresso nel mercato dei display di nuovi player, come Bridgestone per ora orientato alle applicazioni business ma i cui schermi di dimensione A4 e A3 annunciati due giorni fa a Tokio alla fiera mondiale dei display piatti sembrano molto interessanti: