Se almeno potessimo scegliere le nostre paure, ripensandoci non era neanche male il periodo della guerra fredda, quando si aveva paura dell’Atomica.
Di questi tempi invece come siamo caduti in basso ! Abbiamo paura che una gallina cinese ci attacchi l’influenza. O di assorbire una dose non letale di radiazioni mangiando tofu giapponese. Dell’invasione degli immigrati. Dell’antrace (anche se questa ce l’eravamo un po’ dimenticata …).
E pensare che noi siamo i figli dell’Apocalisse, vi ricordate quegli aerei a reazione che sorvolavano le nostre città e rompevano il muro del suono ? I test nucleari ? La baia dei Porci ? I missili intercontinentali ?
Vale la pena di rileggere il rapporto “Atomic Energy for Military Purposes,” di Henry DeWolf Smyth rilasciato con l’autorizzazione dei militari il 12 agosto 1945, soli 6 giorni dopo la detonazione della seconda bomba su Hiroshima e 3 giorni dopo la detonazione della seconda bomba su Nagasaki – una lettura affascinante, l’instant book che annuncia al mondo l’inizio dell’Era Nucleare.
Contiene un sacco di informazioni scientifiche e storiche, ma anche un tocco di poesia nelle parole del Brigadier General T. F. Farrell, il vice-capo del progetto Manhattan, che così commenta il test “Trinity”, la prima bomba atomica fatta esplodere in gran segreto nello stato del New Mexico, il 16 luglio sempre del 1945 (anno memorabile):
Mai prima d’allora un fenomeno di tale tremenda potenza era stato causato dall’uomo. Gli effetti luminosi superavano ogni descrizione. Tutta la zona era illuminata da una luce bruciante dall’intensità molte volte maggiore di quella del sole di mezzogiorno. Era dorata, porpora, viola, grigia e blu. Illuminò ogni picco, crepaccio o cresta della catena montuosa intorno con una chiarezza e la bellezza che non possono essere descritte, ma devono esser viste per poterle immaginare. Era la bellezza che i grandi poeti sognano ma descrivono solo male e in modo inadeguato. Trenta secondi dopo, l’esplosione è arrivata, la ventata di aria spingeva con forza contro le persone e le cose, seguita quasi immediatamente dal forte, sostenuto, impressionante rombo che ci ha ricordato il giorno del giudizio e ci ha fatto sentire come noi gracili esseri fossimo blasfemi nell’osar metter mano alle forze fino ad allora riservate all’Onnipotente. | No man-made phenomenon of such tremendous power had ever occurred before. The lighting effects beggared description. The whole country was lighted by a searing light with the intensity many times that of the midday sun. It was golden, purple, violet, gray and blue. It lighted every peak, crevasse and ridge of the nearby mountain range with a clarity and beauty that cannot be described but must be seen to be imagined. It was that beauty the great poets dream about but describe most poorly and inadequately. Thirty seconds after, the explosion came first, the air blast pressing hard against the people and things, to be followed almost immediately by the strong, sustained, awesome roar which warned of doomsday and made us feel that we puny things were blasphemous to dare tamper with the forces heretofore reserved to the Almighty. |
Le fotografie scattate durante il test Trinity non sono entusiasmanti e non permettono di provare il brivido descritto dal generale. Tra le fotografie più spettacolari di funghi atomici ci sono quelle scattate durante il test Licorne effettuato dai Francesi proprio il 3 luglio 1970, 41 (!) anni fa:
Propongo di ricominciare a temere seriamente la Bomba Atomica: è una paura sana, noi siamo cresciuti bene con la paura della Bomba. E sul pianeta pare ne esistano ancora oltre 20000 in attesa di esplodere.