A proposito della lettera di Sammy Ketz e altri a favore del diritto d’autore accessorio sui link

Ieri è apparsa un’accorata lettera aperta (“Protect the copyright to save journalism”) scritta dal reporter di guerra Sammy Ketz e sottoscritta da una lunga lista di giornalisti, a favore della riforma sul diritto d’autore europeo che introduce il diritto accessorio sui link.

Se non sapete di cosa si parla ecco alcuni link utili a conoscere le puntate precedenti:
“Copyright, la lettera di Sammy Ketz sul giornalismo di qualità è preziosa. Ma sbaglia su un punto” di Guido Scorza
“Copyright: la riforma è bocciata, testo rinviato a settembre”
“Salviamo internet”
“Open Letter: 56 Organisationen fordern Axel Voss auf, das Leistungsschutzrecht aus der Urheberrechts-Richtlinie zu streichen” (“Lettera aperta: 56 organizzazioni sollecitano Axel Voss a rimuovere il diritto accessorio dalla direttiva sul copyright”)

Il diritto accessorio sui link è ad esclusivo beneficio degli editori, se un dipendente di un editore si schiera così spassionatamente a favore del suo datore di lavoro lo rubrichiamo nella stessa categoria di quando i dipendenti ILVA manifestano a favore di … ILVA: qualcosa di anomalo.

Normalmente infatti i lavoratori sono civilmente ma fermamente contrapposti ai datori di lavoro su troppe cose per schierarsi appassionatamente a loro favore.

In questa diatriba sono in gioco molte cose, alcune serie ed altissime altre serie ma meno alte (interessi contrapposti, la trimestrale di borsa di Google e il bilancio annuale di GEDI, i budget dei pubblicitari, il rinnovo di certi contratti a termine ecc.).

Le cose serie ma basse sono in una forma o nell’altra gestibili con la negoziazione, bisogna garantire che le parti si possano confrontare da pari a pari. Basta applicare le leggi che già esistono: diritti dei lavoratori, tutela del libero mercato, antitrust.

A me interessano di più le cose alte che sono tre:
democrazia: vorrei più reporter e giornalisti indipendenti, e meno piattaforme che rubano l’attenzione delle persone facilitando la diffusione di rumore nell’ecosistema informativo
archiviazione dei documenti di interesse storico: non basta permettere di linkare, a medio-lungo termine bisogna anche pensare a difendersi dal link rot quindi copiare ed archiviare i contenuti; se avete 20 minuti vi consiglio di ascoltare questo podcast: “Alaska pod # 1: pianto per gli archivi” di Marina Petrillo
protezione dei dati: sia GEDI (un editore a caso) che le piattaforme fanno man bassa dei nostri dati …

Parliamo piuttosto di queste cose !