Il frigorifero

Il frigorifero normalmente si compra con 500€ e dura 20 anni durante i quali consuma 4.000€ di corrente elettrica. Per confronto, l’auto si compra con 15.000€ e dura 10 anni durante i quali consuma per 30.000€ di benzina. Insomma il frigo consuma per 8 volte il suo prezzo di acquisto, mentre l’auto 2 volte – sarà meglio quindi stare attenti ai consumi dei frigoriferi almeno quanto ci curiamo dei consumi dell’auto.

Con le classi di efficienza energetica, che per i frigoriferi sono state aggiornate nel marzo 2021, è facilissimo: con un frigo in classe A che costa 1.500€ si risparmiano in 20 anni 2.650€ di corrente (beneficio netto 1.650€), mentre con un frigo in classe C che costa 800€ se ne risparmiano 2.000 (beneficio netto 1.700€). Tra l’altro esiste una banca dati europea (EPREL) di tutti i frigoriferi e altri elettrodomestici venuti nell’unione, cercando per modello ci sono i dati tecnici in forma standardizzata compresa la classe energetica e il consumo medio annuo in kWh.

I più grandi produttori al mondo sono cinesi (Haier e Midea che però è poco presente commercialmente in Italia), americani (Whirlpool), svedesi (Electrolux) e coreani (LG e Samsung). Tutti i marchi storici italiani sono falliti o assorbiti (Candy in Haier, REX in Electrolux e Ariston/Indesit in Whirlpool). In Italia un tempo si costruivano moltissimi frigoriferi, e anche i relativi compressori.

Cercando i frigoriferi combinati disponibili in pronta consegna su uno degli store online più famoso ho notato che i frigoriferi con classi energetiche migliori sono più grandi (2 metri di altezza e oltre 380 litri di capacità netta) e più accessoriati. Non si trovano facilmente in commercio frigoriferi piccoli ma risparmiosi! Probabilmente hanno valutato che chi ha i soldi per permettersi un frigo green li ha anche per il touch screen e quel 10% – 30% di volume in più.

La tendenza a vendere e quindi comprare frigoriferi sempre più grandi è analoga all’aumento di quota di mercato dei SUV per le auto. Il frigo grosso va insieme all’aumento di consumo di cibi pronti e voluminosi (insalate prelavate, pasta fresca, brodo liquido etc) e alla spesa unica settimanale al centro commerciale, che si fa col SUV. Tutto torna!

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