Da pochi giorni è partita la sperimentazione della versione senza carta (epaper) del quotidiano La Stampa su Iliad, in vista del lancio ufficiale del servizio “il 14 Maggio [2009] alla fiera del libro di Torino” (La Stampa, 27 febbraio 2009, pagina 34). Esistono ad oggi pochi esempi a livello internazionale di quotidiani distribuiti attraverso questa piattaforma di e-publishing: Les Echos in Francia e NRC Handelsblad in Olanda. Attenzione! non è la stessa cosa del quotidiano gratuitamente scaricabile in PDF (il più famoso è epolis), quelli sono gratis mentre questo sarà un servizio a pagamento. È una differenza cruciale e in grado di scuotere alle fondamenta il settore dell’informazione. Infatti per la prima volta diventa possibile distribuire giornalmente ad un pubblico abbonato e pagante dell’informazione fruibile ovunque, su un dispositivo portatile, a costi bassissimi e senza necessità di un’infrastruttura pesante. Niente rotative, tipografi, furgoncini, edicole, magazzini, edicole nè resi – le barriere d’ingresso sono bassissime. Possiamo immaginare una cooperativa di giornalisti free-lance ciascuno operante da postazioni remote anche part-time, si appoggiano ad una sede centrale, un ufficio low-cost di 100 m2 in una città di provincia dove siede il direttore responsabile con una segretaria, un paio di computer per l’archivio e via; per accedere al pubblico basta un accordo con il gestore della piattaforma di distribuzione elettronica. Ma soprattutto non serve la pubblicità. Non servono finanziamenti pubblici. Non serve l’amministrazione locale come sponsor. Non serve confindustria. Non serve un gruppo industriale dietro che fa finta di non perdere dei soldi con la carta stampata per mantenere il controllo su di un quotidiano nazionale.
Per i feticisti, ecco alcune foto – anche se non tutto funziona ancora perfettamente…: la lista dei quotidiani disponibili sul disposivo come appare nella schermata iniziale all’accensione, la prima pagina di ieri Venerdì 13 Marzo 2009 ed un articolo a caso.
