Quanto costa un quotidiano ?

Sono tempi duri per i quotidiani: la pubblicità, che costituisce i due terzi dei ricavi, è in calo drammatico. Come se non bastasse si sta manifestando la crisi strutturale che vede i quotidiani tradizionali accerchiati dall’informazione gratuita, sia di carta (Metro e simili) sia su internet. In USA che sono più avanti smettono di stampare su carta e diventano solo online, come ieri l’altro il Seattle Post-Intelligencer.

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[Questa a sinistra è l’ultima prima pagina stampata del Seattle P-I]. Questo giornale, che vantava una diffusione media settimanale di 120’000 copie, era prodotto da 150 persone; per la versione online ne basteranno 20 (venti).

Giova un confronto con La Repubblica qui in Italia, sulla base dell’ultimo bilancio disponibile ad oggi (2007). La diffusione media di questo quotidiano fu di 621’000 copie, prodotte da 712 dipendenti con un fatturato di 525 M€.

Il primo commento riguarda i ricavi da distribuzione: se tutte le copie fossero state pagate, sarebbero stati 227 M€ – possiamo stimare (33% dei ricavi) che siano stati 175 M€ quindi solo tre copie su quattro paganti il prezzo pieno (effetto degli sconti d’abbonamento, dei resi e delle copie gratuite).

Il secondo commento riguarda il rapporto tra copie e dipendenti, pari ad 870 e quindi in linea con quello del Seattle P-I (pari ad 800). Possiamo quindi stimare che un quotidiano come La Repubblica, se si liberasse della carta, potrebbe essere prodotto da 95 persone.

A che prezzo ? Rinunciando completamente agli introiti pubblicitari (chè noi si vuole un’informazione di qualità e libera), e stimando 100000 €/anno/persona tra costi propri del personale, overheads e varie, i ricavi da distribuzione online dovrebbero essere 10 M€. Mantenendo costante la diffusione a 621000 copie, ogni copia dovrebbe costare 5 c€ (cinquecentesimidieuro, diciamo arrotondati al costo di un SMS) mentre l’abbonamento annuale 15 €. Evviva l’informazione libera !

6 thoughts on “Quanto costa un quotidiano ?

  1. Non si dimentichi che una parte consistente di fatturato di Repubblica (e del Corriere, e di altri quotidiani nazionali) deriva dalle iniziative editoriali a margine: enciclopedie, libri, CD, DVD.

    Credo non siano disponibili i dati di diffusione di queste iniziative a latere, ma si tenga conto che ormai l’offerta è plurima e a ciclo continuo durante tutto l’anno.

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