Questa frase ricorre ossessivamente tra l’innocuo kitsch dei venditori di souvenir in Sicilia. Facitevi li cazzi vostri: potrebbe comparire in esergo nella costituzione materiale della Sicitalia (sic). Oppure fare mostra di sé sulla bandiera tricolore. Facitevi li cazzi vostri: a indicare la tracimazione dello spazio privato, dove ognuno fa le regole e il più forte impone le proprie. A scapito dello spazio pubblico, dove valgono regole condivise, imposte dallo Stato proprio per delimitare l’arbitrio personale. Facitevi li cazzi vostri: gettate i rifiuti dove e come vi pare; muovetevi come preferite, meglio se in auto; guidate e posteggiate a vostro capriccio; costruite dove vi aggrada. Facitevi li cazzi vostri: pretendete dallo Stato quanto è nei vostri diritti, ma non fate nè date mai quanto dovete. Lo Stato esiste proprio per questo: per pagarvi uno stipendio, un’indennità, una pensione, ma non per versare le tasse o rispettare le sue leggi.
Facitevi li cazzi vostri: è in fondo la conferma che ogni italiano (sicitaliano) governa in modo tirannico uno stato autonomo, nel quale lui stesso, la sua “famiglia” e i suoi amici godono di tutti i diritti, mentre gli altri hanno solo doveri.
FACITEVI LI CAZZI VOSTRI !
Forse è la fase terminale di un processo degenerativo di una civiltà che un tempo brillava per l’accento posto sull’individuo. La Magna Grecia, Archimede di Siracusa, Empedocle, Federico II, tutti umanisti.. dopo qualche tempo, un’isola di omini di panza. E dall’isola oggi anziché cultura e civiltà s’irraggia lo spirito greve del tempo.
Hai ragione, purtroppo. Anche se la mia requisitoria aveva un bersaglio più ampio.
Nella stesura definitiva del mio intervento ho cassato una frase che recitava:
“Se il meridionale è un italiano al quadrato, il siciliano è un italiano al cubo, con vizi e virtù elevati a potenza. “
Questo chiarisce forse meglio il mio pensiero, e ci toglie ogni presunzione di innocenza.