Alcune merci fanno dei giri tortuosi prima di arrivare nelle mani di noialtri consumatori attenti alla qualità.
Ad esempio c’è un caffè freddo (ready to drink a base caffè) fatto con caffé brasiliano e tostatura italiana, ma la bevanda è preparata e messa in lattina in Danimarca: un bel viaggio per offrirci esperienze piacevoli e appaganti.
Poi abbiamo le migliori prugne secche giganti, raccolte in California e fasciate una ad una in bustine individuali (monodose salvafreschezza) nella Repubblica Popolare Cinese prima di giungere nei nostri supermercati. All’apertura del tubo tuttavia una intensa puzza di solventi chimici rischia di allontanare i consumatori dinamici, attenti a conciliare una vita frenetica con la ricerca del wellness.
Quanto alla patata già poco dopo l’arrivo dal nuovo mondo, al Nordeuropa e in Russia hanno imparato a farne un uso migliore, distillando aquavite e vodka. Poi due secoli fa è nata l’usanza di far invecchiare l’acquavite su una nave che fa il giro del mondo: pare che il liquido attraversando due volte l’equatore (“Linie”) in passaggio ponte nelle botti di rovere acquisti le pregiate caratteristiche rendono ricercate le Linieakevitt come la norvegese Lysholm Linie. Nota: potrebbe essere uno specchietto per allodole alcolizzate!
La globalizzazione è un fenomeno antico e le merci il giro del mondo lo fanno da secoli, ma non stiamo esagerando ?