Nonluoghi: elogio della rotatoria

La rotatoria è cosmopolita: si sviluppa nel mondo anglosassone, tracima poi in Francia, Spagna e finalmente viene importata in Italia.

La rotatoria è democratica: tutte le strade, piccole e grandi, godono degli stessi diritti.

La rotatoria è sindacalmente corretta: viaggiare meno veloci, viaggiare tutti.

La rotatoria è caritatevole: se hai sbagliato strada, puoi tornare indietro, se sei indeciso, puoi continuare a girare.

La rotatoria è parsimoniosa: risparmia incidenti e vite umane.

La rotatoria è ecologica: nello spazio centrale si possono coltivare piccoli orti, giardini zen, piante da frutto.

La rotatoria è meritocratica: solo chi sa disegnarla correttamente, né troppo ampia, né troppo stretta, né troppo vicina a incroci o altre rotatorie, potrà goderne i vantaggi.

1 thought on “Nonluoghi: elogio della rotatoria

  1. Tra l’altro è morto poco più di un anno fa Frank Blackmore, l’ingegnere anglo-svizzero inventore delle mini-rotonde (sono quelle senza spazio centrale, solo un rilievo o una sagoma sull’asfalto). Il suo capolavoro è la magic roundabout a Swindon (UK) dove cinque mini-rotonde e una rotondona centrale permettono di girare all’infinito, alternando un giro nel circuito interno in senso antiorario, un giro nel circuito esterno in senso orario.

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