E’ stato appena dato alle stampe dalla casa editrice Elèuthera il nuovo lavoro di Marc Augé, “Che fine ha fatto il futuro ?”: come i precedenti lavori, ha una foliazione ridotta, ma contenuti con alto livello di astrazione. Il sottotitolo italiano (“dai nonluoghi al nontempo”) è ammiccante, ma poco pertinente; più divertente il calembour del titolo francese: “Où est passé l’avenir ?”
Dopo l’indagine antropologica sullo spazio, qui Augé analizza il concetto di tempo della surmodernità, con ampi riferimenti a precedenti indagini presso popolazioni che diremmo primitive. Più precisamente, come scrive nell’introduzione, “le riflessioni qui proposte […] si inseriscono nell’ottica di un’antropologia comparata delle rappresentazioni del tempo.”
‘Sti c@zzi !