C’era una volta, prima dell’era della plastica e prima della diffusione dell’acciaio inossidabile, un’epoca in cui i metalli arrugginivano e si ossidavano. Orrore ! patine scure sui soprammobili, sulle posate, sulle maniglie d’ottone e sulle pentole !
In nostro soccorso ecco il Sidol (emulsione / sospensione fluida basica di gesso e alluminosilicato, con saponi a base di oleato d’ammonio, ossalato d’ammonio, acido ossalico, acido solforico e alcol) con la sua rassicurante puzza di pulito.
Il dottor Heinrich Müller di Monaco di Baviera riferisce nel 1933 di un tentativo di omicidio a base di Sidol: la donna di servizio impazzita di una di un’insegnante 27enne le propinò per un anno l’abrasivo mescolato con gli alimenti (sapevano di niente, dichiara l’insegnante). Nausea e perdita di appetito, stanchezza, due gradi di febbre costante e due tre volte al giorno diarrea; occasionali crampi allo stomaco e mal di testa, fino a svenimenti (due volte).
È notizia recente che sul sito nella periferia di Colonia, dismesso dalla Henkel dopo l’acquisizione del concorrente Siegel negli anni settanta, già considerato di valore storico per l’edificio industriale in stile Bauhaus (1926), verranno edificati 350 appartamenti e superfici commerciali. Inarrestabile avanza il Progresso !
Da Colonia il prodotto si diffonde in Europa, dove viene impacchettato in confezioni di colore variabile:
fino ad arrivare alle più recenti (Italia) (Germania):