Intorno al 1950 sul pianeta Zerra la vita scorreva tranquilla più o meno come sul pianeta Terra.
Il lattaio consegnava tutte le mattine le bottiglie di vetro contenti il latte munto il giorno precedente nelle fattorie dei dintorni. Le banane raggiungevano il fruttivendolo all’angolo della strada dopo un lungo viaggio per nave. La corrente elettrica e l’acqua potabile arrivavano nelle case attraverso le rispettive reti di trasmissione. Gli scarichi fognari dei cittadini si riversavano tal quali nel fiume che lambiva la città. I pagamenti avvenivano attraverso il passaggio di mano in mano dei contanti.
Ma la formulazione da parte di Zhannon dell’omonimo teorema giunse a sconvolgere lo status quo.
Tradotto in termini semplici, il teorema di Zhannon diceva che tutti i flussi materiali in ingresso e in uscita dalle case, potevano essere convertiti in multipli dell’unità fondamentale della materia, lo zit, e trasmessi in questa forma istantaneamente ed a costi praticamente nulli attraverso un’opportuna connessione a quella che sarebbe diventata la rete delle reti: interzet. Acqua, corrente elettrica, latte, banane, armi, soldi e merda potevano essere tutti trasmessi attraverso la rete delle reti.
Non solo, ma si intravedeva già allora il passo successivo: il passaggio alla connessione mobile ed ubiqua a interzet, che avrebbe permesso di ottenere un bicchiere d’acqua, o liberarsi di qualsiasi rifiuto anche fuori casa, per strada o in treno.
“forse avrei potuto prendere il modello col display più grande: devo assolutamente fare una bella c*g*ata”Provvidenzialmente, gli illuminati governanti del pianeta Zerra seppero fin da subito comprendere l’enorme impatto sulla società del teorema di Zhannon, quando ancora l’effettiva realizzazione tecnica delle sue ultime conseguenze era lontana alcuni decenni. Si trattava infatti di un mutamento qualitativo, non meramente quantitativo, con effetti potenzialmente catastrofici:
- il latte e le banane potevano arrivare indifferentemente da qualsiasi parte del mondo, creando un mercato globale estremamente efficiente per qualsiasi bene materiale e azzerando i monopoli nazionali o locali legati ai vincoli logistici fino ad allora esistenti
- tutte le transazioni potevano essere tracciate, azzerando le frodi e le truffe ma al tempo stesso creando un potenziale attacco senza precedenti alla libertà degli individui
- attraverso la conversione in zit, venivano accomunati e divenivano confrontabili materiali e beni che fino allora venivano scambiati e commerciati secondo catene del valore diverse e quindi valutate sulla base di criteri diversi
- la tendenza dei mercati efficienti a convergere automaticamente ad una configurazione di monopolio faceva immaginare scenari torbidi di controllo globale da parte delle multinazionali.
L’azione di controllo e di contenimento degli effetti potenzialmente devastanti della grande trasformazione conseguente al teorema di Zhannon prese la forma su Zerra di una struttura di norme tecniche e leggi condivise a livello internazionale, che entrarono in vigore per tempo delimitando i confini tra poteri degli organi democraticamente eletti a vari livelli, delle corporations e delle banche:
- la tassazione delle transazioni su interzet, con aliquote decrescenti nel tempo per tre lustri, rinunciando simultaneamente alle sovvenzioni e barriere “doganali” per incoraggiare le produzioni o le destinazioni locali, dannose in quanto volte a mantenere in vita modelli di business obsoleti
- la salvaguardia del diritto all’anonimato, circoscritto ai singoli e a transazioni di limitata entità
- il controllo internazionale delle norme tecniche per garantire l’interoperabilità totale, e delle procedure di registrazione dei providers
- il controllo democratico delle norme tecniche e delle procedure di autenticazione dei consumatori e di pagamento.
Grazie alla messa in atto di questi provvedimenti su Zerra oggi interzet è diventato il mezzo tecnico ideale per la realizzazione umana degli individui, dove la libertà e l’efficienza hanno trovato una sintesi.