Italia-Germania:4-3? (seconda parte)

Gli stati totalitari, dei quali lo stato etico è una declinazione, tendono ad allargare lo spazio pubblico, fino a includere l’abbigliamento (l’obbligo del velo in alcune legislazioni di influenza islamica), le opinioni politiche, oppure la fecondazione artificiale (legge 40/2004 dello Stato italiano). D’altro canto, l’impronta socialista di alcuni governi porta ad allargare lo spazio pubblico nell’economia, moltiplicando le regole in ambiti che potrebbero essere considerati privati, quali l’apertura di un’attività commerciale o imprenditoriale. Ancora, la società dei consumi tende a definire il consumo stesso come bene comune e pertanto a regolarlo in modo significativo: così la produzione e la vendita di beni va oltre il rapporto tra due o più privati (il produttore, il venditore e l’acquirente) e deve oggi sottostare a diverse leggi degli Stati, che tutelano il consumatore.

In direzione diversa, la cultura fortemente individualista dei paesi occidentali sta portando a norme sempre più restrittive nei rapporti tra privati cittadini (si veda https://calomelano.it/wp/?p=899), improntate alla “paura ossessiva delle molestie” e alla difesa della “privacy”.

Oltre alle leggi, dello Stato, sono le norme sociali (ancora una volta, si tratta della distinzione tra codici forti e deboli), a restituire la percezione dei confini tra bene comune e individuale, secondo la media degli individui.

In questo scenario, il comportamento del tedesco medio suggerisce una fiducia nelle leggi dello stato, oggi tutt’altro che totalitario; indica altresì che considera tali leggi come una difesa dei propri interessi, anche quando ciò non sia evidente a prima vista.

L’italiano medio esprime invece un sovrano disprezzo per i suoi diritti, se espressi per il tramite dello stato: raramente denuncerà chi viola il codice della strada, quasi mai chiederà la ricevuta fiscale al dentista o all’elettrauto. In compenso ha una forte consapevolezza dei propri diritti in quanto privato cittadino, con conseguenze nefaste sul tasso di litigiosità e ricorso alle cause civili, che è il triplo della Germania (in cui è peraltro tra le più basse dei paesi occidentali).

Fritz denuncia l’incauto che getta un mozzicone di sigaretta nella pubblica via, ma raramente litiga col vicino per il volume del televisore troppo alto.

Antonio non muove un dito se qualcuno scarica un camion di spazzatura nella Fontana di Trevi, ma intenta una causa se il vicino getta una cartaccia nel suo giardino.

“Facitevi li cazzi vostri”, a scapito del “bene comune”: come difenderlo senza cadere nella delazione?

(2-Fine)

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