“Sono fermo nella stazione di x; ecco, ora ci stiamo muovendo” (conversazione telefonica, febbraio 2010) Viviamo nell’eterno presente: senza più passato, né futuro. Lo dicono filosofi, sociologi, lo dice la lettura dei giornali e la banale osservazione quotidiana di un antropologo pendolare (o pendolare antropologo). Negato il futuro: precario, globalizzato, inquinato, affollato, indebitato, massificato; il consumo […]