KOS…MONAUTI

Lo smagato e sobriamente accorato avviso di Doctor Sax ai naviganti in esplorazione mediterranea ( Calomelano, 15 giugno 2011 )  ha senz’altro trovato eco in molti dei nostri animi – intendo quelli di noi tardonovecenteschi approdati, ancora per poco, in verità , nel secolo ventunesimo – molto smarriti e sempre più delusi, disillusi, dalle esperienze e visitazioni del reale vicino e lontano.

E quel che definisce molto riduttivamente un ‘tweet’ suona alle nostre orecchie ipersensibili come un canto lugubre, chissà se mi soccorrerebbe il tardottocentesco o priminovecentesco Pascoli, che di ornitologia si intendeva, a trovare il verso onomatopeicamente adatto a renderlo…

L’ ‘altrove’ che si manifesta irrimediabilmente, ineluttabilmente , anche nelle più volonterose peregrinazioni, in un ‘ovunque’, scontato e banale, spesso dozzinale, è l’esperienza più diffusa e sofferta, sintomatica e in ultima analisi emblematica del nostro disagio e sentimento di estraneità al mondo in cui ci troviamo a (soprav)vivere.

Certo, l’abbandono delle rovine di Kos ha almeno consentito allo strenuo rabdomante della memoria qualche emozione non corriva, al riparo dalle orde di turisti che si riversano dai pullman nelle località più curate…

… ma la visione disarmante di quel mare non più nostrum       ( e nemmeno ‘nostrano’, piuttosto altro, alterato…, ‘nostraneo’ mi verrebbe da dire…), di siti ormai extraterritoriali, venduto e poi colonizzato da giovani nordeuropei ( e non solo…) in fuga dalla memoria e dalla storia, ridotto a deriva di tutto il cascame, materiale ed umano, dell’oggi, dove Ibiza e Mikonos pari sono, così ricoperte di sempre più spesse ed inerti carapaci ( rileggete Montale, almeno da “Satura” in poi…) di ombrelloni, spiaggioni e calette ‘exotic’, (male)odoranti di fritti di gamberetti surgelati e di bagnoschiuma, fa un po’ venire il vomito…

Mah… nemmeno più l’est e l’ovest si distinguono, temo pure il nord e il sud, il Mediterraneo come il Baltico, così incrostati di colonie di ciondolanti – estivanti in vacanza perenne, immersi in un immemore primitivismo di ritorno, omologato, confortevole, equipaggiato, albergato e ristorato, balbettanti una lingua franca, già, il basic english, atta esprimere e soddisfare istinti e bisogni altrettanto basici.

Non credo nemmeno sia una prerogativa delle località vacanziere… le movida e gli happy hour dilaganti nei centri di tutta Europa, costieri e continentali che siano, ne sono chiaro segno… il bivacco ciondolone dei vacanzieri del vivere impera…

MicroKOSmo, macroKOSmo… KOS… mogonia… cosmo(a)gonia…

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