Nell’intervista concessa la settimana scorsa da Julian Assange a Russia Today si legge:
“… chi controlla fisicamente queste linee controlla le nostre idee e le nostre comunicazioni. E chi è in grado di inserirsi su quei canali di comunicazione, è in grado di intercettare intere nazioni, e questo è il nuovo gioco che va di moda tra le spie di stato – intercettare intere nazioni, non singoli individui. …
Quindi quello che è successo negli ultimi 10 anni è che è progressivamente sceso il costo di intercettare un singolo individuo, fino al punto che è più conveniente intercettare tutti, piuttosto che scegliere le persone da spiare una ad una. …
Vi ricordate che cosa stavate pensando un anno, due giorni, tre mesi fa? Io non lo so, ma Google lo sa, lo ricorda. …
I veri amici non fanno la spia sugli amici. Sai, la Stasi aveva un 10 per cento di penetrazione della società della Germania Est, con un massimo di 1 persona su 10 arruolata come informatore ad un certo momento della loro vita. Ora, in paesi che hanno la più alta penetrazione internet, come l’Islanda, oltre l’80 per cento delle persone sono su Facebook, e fanno da spie sui loro amici.
Tali informazioni non vanno perse. Non vengono conservate in Islanda, vengono rispedite negli Stati Uniti, dove vengono lette dai servizi segreti degli Stati Uniti e poi ridistribuite a tutti gli amici o compari di spiate degli Stati Uniti…”
Per maggiori dettagli leggete l’intervista in inglese qui oppure una traduzione in italiano di pessima qualità qui.