Giulio Einaudi Editore deve morire

Giulio Einaudi Editore è una prestigiosa casa editrice, oggi parte del gruppo Arnoldo Mondadori S.p.A. presieduto da Marina Berlusconi, il leader del mercato librario in Italia con una quota di un quarto delle vendite. Il catalogo di libri in stampa di Einaudi conta ad oggi oltre 5700 titoli. Una ricerca per editore = Einaudi sul catalogo del servizio bibliotecario nazionale elenca 42106 volumi (un dato che potrebbe contare dei duplicati) pubblicati da Einaudi nella sua storia di 8 decenni.

Di tutto questo patrimonio, sono disponibili come ebook solo 663 titoli, pari al 12% del catalogo attuale e all’1,6% del catalogo storico aggregato. I restanti 41443 volumi sono opere orfane, che potete trovare nei banchetti dell’usato e nelle biblioteche: inaccessibili, secondo gli standard dell’odierna raggiungibilità digitale. Gli ebook Einaudi sono tutti protetti con DRM e prezzati da 7 a 10 Euro, con uno sconto rispetto alla versione cartacea tra il 40 e il 60%.

Da sei anni esistono sul mercato dispositivi per la lettura confortevole di libri. Tutti sanno che proteggere gli ebook col DRM non è la strada giusta. Il prezzo giusto degli ebook è tra 2 e 5 Euro. Google ha digitalizzato 20 milioni di volumi. Invece la strategia di Giulio Einaudi Editore in merito al mercato di ebook è chiarissima: noi ci facciamo vedere tanto per dire che ci siamo, ma sostanzialmente facciamo come gli struzzi – d’altronde il simbolo dell’editore è uno struzzo.

Giulio_Einaudi_Editore_logo

L’enorme patrimonio di diritti di proprietà intellettuale assegnati a Einaudi, che rimarrà vincolato a loro per 70 anni dopo la morte degli autori, è sostanzialmente sottratto all’accesso del pubblico. I lettori non hanno altra scelta che rinunciarvi, perchè il detentore dei diritti non vuole giocare alle regole. Per le scelte dei suoi dirigenti, Giulio Einaudi Editore deve morire. Un pò quello che è successo col Partito Socialista Italiano: per quanto fosse parte della storia democratica dell’Italia, nonchè il partito di massa più vecchio, per le scelte della dirigenza è stato trascinato nell’abisso ed è sparito. Per triste che sia, il brand Einaudi sparirà e quando sarà tutto finito spargeremo il sale sopra.

Il fatturato 2012 di Giulio Einaudi Editore secondo il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012 è in calo del 15% rispetto al 2011: siamo tornati indietro di almeno 8 anni. Negli ultimi cinque anni il valore dell’azione della capigruppo Arnoldo Mondadori S.p.A. è sceso dell’80%. È solo questione di tempo, tenete duro e rifornitevi alle biblioteche o dai torrent.

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