Come Woody Allen, ogni tanto anch’io non mi trovo d’accordo con le mie idee.
Mentre a sinistra molti si stracciano le vesti, compulsando il contratto di governo tra Lega e M5S sono arrivato a una conclusione che mi disorienta. In breve: tutte le iniziative ivi proposte hanno la loro origine in leggi o decreti del governo PD, o addirittura in proposte di gruppi politici a sinistra del PD stesso.
Provo a elencare: l’idea di rivedere i trattati europei in senso anti-austerità risale al governo Renzi ed è comunque sostenuta a sinistra del PD; il reddito di cittadinanza non è che un’estensione del REI di Gentiloni; le proposte di Salvini sull’immigrazione sono una continuazione delle politiche di Minniti (che si è anche preso i complimenti del suo successore).
Le previste abolizioni di Jobs Act, legge Fornero e Buona Scuola (l’eterna tela di Penelope) sono caldeggiate a sinistra da sindacati, partiti e movimenti; infine, sulla flat tax addirittura il reggente (autoreggente ?) Martina si è molto offeso, dichiarando che per le imprese già il PD aveva provveduto. E del resto i famigerati 80 € cos’altro sono stati se non una flat tax in nuce ? Un tentativo di finanziare la ripresa in deficit ?
Tutto ciò permette di trarre ulteriori conclusioni ? O solo domande ?
Il PD non è un partito di sinistra ? Oppure l’attuale governo non è di destra ? O ancora, la distinzione tra destra e sinistra non ha più senso (come sostenuto dal M5S) ? LeU è un movimento populista ? Ma poi, azz vuol dire populista ? Lo spread è di sinistra ? Ci libererà di Salvini come sette anni fa di Berlusconi ? Consegnandoci a Cottarelli (quelli che vengono dal Fondo Monetario Internazionale, oh yeah), come allora a Monti ?
Fra tutti coloro che risponderanno a tali domande sarà estratto un pranzo con Salvini a Ponte di Legno.