Finché aspettiamo di sapere quale tra i giornali italiani a grande tiratura diventerà per primo 100% digitale, non possiamo ancora mettere il giornale di carta nella categoria affettuosa del vintage insieme ai mezzi di trasporto a locomozione animale e ai 33 giri di vinile.
No, i giornali di carta sono ancora in mezzo a noi con la puzza di solvente, la deforestazione, le emissioni di CO2 causate dal trasporto e infine lo spazio che occupano in discarica dopo 24 ore. Senza contare i contributi all’editoria che si danno in Italia solo per l’editoria cartacea e non per le edizioni digitali.
Ciò non ostante vorrei approfittare di questo momento di pausa, di sospensione, per riflettere sui vantaggi del giornale di carta.
Eccoli:
- è possibile leggere i giornali di carta gratis:
- al bar
- in biblioteca
- se me lo passa un’amica o un famigliare
- se ne trovo una copia sul treno
- nonché rovistando nei bidoni
- è possibile acquistare i giornali di carta in maniera quasi anonima, basta pagare la singola copia in contanti: solo l’edicolante o il cassiere del supermercato saprà che io ho comprato quel giornale
- una volta che ho una copia in mano, posso:
- leggere a casa mia gli articoli che mi interessano
- conservare la copia indefinitamente
- oppure farla circolare
- ritagliare singoli articoli e archiviare quello che mi interessa
- sottolineare ed evidenziare frasi o parole
in tutto ciò nessuno verrà a sapere cosa ho letto, archiviato o sottolineato.
- è possibile leggere i giornali di carta in bicicletta:

Va bene passare quanto prima al digitale (che è tanto bello e ci piace) ma bisogna anche stare attenti a non perdere nel passaggio le libertà che ci offre il giornale di carta: libertà, se vogliamo, di leggere gratis, in maniera anonima e in modo confidenziale.
Non vorremmo perdere più di quello che si guadagna !