Diesel Euro 3

Recentemente a Torino sono entrate in vigore le misure antismog, che rendono praticamente inutilizzabili i Diesel Euro 3. In questa commedia all’italiana in provincia i comuni nicchiano, e comunque anche nel capoluogo non risulta che vengano applicati controlli e sanzioni.
Milano invece ha annunciato che le limitazioni per i Diesel Euro 3 inizieranno nella zona B da febbraio 2019, lì in grande stile con controlli automatici a mezzo telecamere.

Ma quante sono le auto Diesel Euro 3 ? Ci si può basare sull’Open Data del ministero delle infrastrutture e dei trasporti (aggiornati al 2017-12-31).
Qualche settimana fa è apparsa un’indagine fatta da facile.it, interessante, ma qualcosa non mi torna. Quindi ho fatto la mia analisi.

Innanzitutto serve un diagramma a torta per vedere come sono distribuiti per alimentazione i 52 milioni di veicoli (auto, moto e motocarri) immatricolati in Italia:

Ci sono quasi tanti veicoli quanti abitanti ! Per la precisione 0,86 mezzi per abitante. Andiamo a vedere quali sono le prime tre regioni più e meno motorizzate:

Regione Auto / abitante
Valle d’Aosta 200%
Trentino Alto Adige 131%
Toscana 94%
Campania 79%
Abruzzo 76%
Puglia 75%

Forse c’è qualcosa che non sappiamo sulle esenzioni fiscali per i veicoli immatricolati in certe regioni a statuto speciale ?

I veicoli Diesel Euro 0/1/2/3 sono 8,2 milioni, pari al 37% dei diesel ed al 16% del totale; vediamo dove sono :

Regione Diesel Euro 0/1/2/3 / Totale
Molise 26%
Basilicata 27%
Sicilia 20%
Calabria 24%
Campania 20%
Puglia 22%
Sardegna 20%
Abruzzo 19%
Marche 16%
Lazio 16%
Umbria 17%
Emilia Romagna 14%
Veneto 15%
Liguria 11%
Piemonte 14%
Friuli Venezia Giulia 12%
Lombardia 12%
Toscana 11%
Valle d’Aosta 8%
Trentino Alto Adige 8%

E per finire un grafico che mostra la categoria Euro per i veicoli Diesel immatricolati negli ultimi 40 anni:

Mia interpretazione di tutto questo:

  1. Il gasolio come carburante gode tuttora di un trattamento fiscale di favore (meno accise della benzina), questo dovrebbe finire presto, vedi in Francia
  2. A partire dall’abolizione del superbollo nel 1997, per anni si è dato il messaggio ai consumatori “comprate il diesel
  3. I costruttori di veicoli europei (e in massima misura germanici) ci hanno marciato, ad esempio prendendosi 1000-2000 € in più per ogni automobile diesel rispetto al modello di pari potenza a benzina (salvo poi che adesso questo differenziale è azzerato, dal che si capisce che è stata una sola per 20 anni)
  4. I veicoli italiani hanno in media 12 anni, e sono Euro 3 o 4
  5. Impedendo ai possessori di veicoli diesel fino a Euro 3 (e presto Euro 4) di circolare si effettua un colossale obsolescenza legalizzata, obbligando milioni di persone a cambiare veicolo
  6. A chi si presenta in concessionaria oggi la narrazione che viene proposta è: “guarda, il diesel fiscalmente continua ad essere conveniente, noi te lo facciamo allo stesso prezzo del benzina quindi accomodati, non c’è alcun problema
  7. In conclusione tutto bene per i petrolieri e l’industria germanica, a breve prevedo altre fregature per i consumatori.

Tra l’altro mele, pere e metano per autotrazione si vendono al kg, il metano per riscaldamento al Megajoule (cioè in base all’energia che contiene) mentre benzina, GPL e gasolio al litro; ma il gasolio è più pesante della benzina che è più pesante del GPL, e il contenuto di energia è praticamente proporzionale al peso; quindi esprimendo il prezzo al litro il prezzo reale (che dovrebbe essere riferito al Megajoule) e i consumi specifici (“km al litro”) sono falsati.