Ennio Flaiano (Pescara, 5 marzo 1910 – Roma, 20 novembre 1972)
- L’inferno, che l’italiano si ostina a immaginare come un luogo dove, bene o male, si sta con le donne nude e dove con i diavoli ci si mette d’accordo. (1970; da Sparse, in Frasario essenziale)
- La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé. (da Ombre grigie, elzeviro sul Corriere della sera, 13 marzo 1969)
- Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore.
- In ogni minoranza intelligente c’è una maggioranza di imbecilli. (da La solitudine del satiro)
- La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia.
- L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato
- L’Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri.
- Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare.
- Aspettando tempi migliori, che non vengono mai. (Bologna, aprile 1956)
- Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura.
- La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
- Devoto: Fra 30 anni l’Italia sarà non come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la televisione
Chapeaux!