La moviola è lo strumento di lavoro di molte trasmissioni sportive, i cui commentatori le dedicano ampio spazio e risalto.
In apparenza la sua funzione è limitata alla verifica degli episodi cruciali di alcuni incontri calcistici, dunque rivolta al passato. Per i pochi che non lo sapessero, tale ispezione non può influenzare quanto già avvenuto: il risultato della partita esaminata non potrà mutare anche nel caso in cui si scoprisse che l’arbitro ha preso una decisione errata. L’unica giustificazione di un tale dispiegamento di forze ed energie apparirebbe pertanto la remunerazione morale della squadra vittima della supposta ingiustizia e dei suoi tifosi. Il valore del risultato ottenuto sembra essere però troppo basso in rapporto allo sforzo profuso.
Il vero obiettivo dei mezzi di informazione è invece di creare una realtà dei fatti che possa imporsi agli addetti ai lavori e all’opinione pubblica. La maggiore o minore evidenza data a presunti errori arbitrali serve dunque a stabilire, con la forza delle immagini e della parola scritta, una classifica dei torti e dei favori subiti dalle squadre in competizione.
A scopo informativo e statistico? Non solo.
Lo scopo principale di questa realtà parallela creata dai media tramite la moviola è di influenzare il futuro. In che modo?
Chi conosce il calcio sa che in ogni partita l’arbitro, giudice unico e inappellabile, prenderà inevitabilmente alcune decisioni in base a elementi insufficienti, in condizioni di incertezza: per esempio l’azione troppo veloce gli ha impedito di inquadrare al meglio l’episodio, oppure il regolamento gli dà ampia discrezionalità, e via discorrendo. In queste fasi la realtà creata dai media influenza il comportamento dell’arbitro: sapere che nella percezione diffusa una squadra ha già avuto diversi favori arbitrali, e che di conseguenza, ulteriori errori a suo favore saranno ampiamente sottolineati dai media, porterà il giudice a decidere in senso contrario. Ecco come la realtà creata dalla moviola, è in grado di influenzare il futuro.
A titolo di esempio, doppiamente parziale: durante i campionati più recenti, televisioni e giornali ostili a una nota squadra, per contiguità geografica o proprietaria con alcune sue concorrenti, hanno ingigantito (pochi) episodi ritenuti favorevoli alla stessa, ottenendo immediati e corposi vantaggi per le loro squadre di riferimento.
Senza per questo, ahi loro, modificare il risultato finale della contesa.
Disclaimer: si diffidano i miei due lettori dal generalizzare il procedimento descritto e applicarlo ad altre realtà, diverse dal calcio. Tale operazione potrebbe causare conseguenze imprevedibili.