Nella notte di domenica 8 maggio scorso, mentre gli Alpini e i loro amici dormivano del sonno profondo caratteristico dell’intossicazione da alcol e da patriottismo, da Torino è transitato un trasporto nucleare partito da Vercelli e diretto a Le Hague in Francia. Ricordiamo che si tratta di materiale radioattivo stoccato nella provincia nucleare d’Italia (Vercelli) inviato all’estero per estrarre il Plutonio di interesse militare, e che ritornerà da noi così “stabilizzato” tra qualche anno.
Come per i trasporti negli altri paesi (es. quello di ritorno a Gorleben del 6 novembre scorso) non è mancato il comitato di accoglienza degli sparuti contestatori, che in questo caso si è ritrovato ad Avigliana in Val di Susa, passaggio obbligato nonchè territorio già predisposto alle contestazioni per altri motivi.
Bisogna cercare in modo mirato nella rete per sapere com’è andata, io vi consiglio di provare sul vostro motore di ricerca preferito la query: “trasporto nucleare avigliana carabinieri“.
Ecco alcuni estratti:
Comunicato stampa Legambiente ValleSusa, 07 Maggio 2011
«… è ora che i cittadini interessati agli inutili e dannosi trasporti di materiali nucleari, diretti in Francia siano messi preventivamente al corrente … cosi come previsto dalla Legge Regionale 18 febbraio 2010, “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazione ionizzanti” … NELL’IMMINENZA DEL SECONDO TRASPORTO NUCLEARE DIRETTO IN FRANCIA, LEGAMBIENTE VALLESUSA DENUNCIA LE TOTALE ILLEGITTIMITA DELLA SEGRETEZZA DEI PIANI DI RADIOPROTEZIONE.»
Cariche ad Avigliana, contro chi blocca i treni della morte!
«Un’assemblea snella passa al vaglio le possibilità d’azione e l’opzione più praticabile e ondivisa da tutti/e è quella di sedersi compattati e chiusi a mo’di cordone, occupando i tre binari della stazione di Avigliana. Qualcuno si incatena anche. Arrivano le forze dell’ordine e subito circondano gli occupanti dai 4 lati. Quindi iniziano ad alzarli e cacciarli d forza. Ma la resistenza e la determinazione popolare non demordono. Dopo 10 minuti di fatica e scarsi risultat i primi Carabinieri iniziano a perdere il controllo e partono i primi calci e pugni per sganciare i/le più inossidabili. La gente reagisce e partono le manganellate per spingere tutti fuori dall’area dei binari. La gente reagisce in maniera composta ma determinata. Particolare accanimento contro alcuni/e manifestanti/: un ragazzi rischia di cadere da 3 metri sulla scalinata che porta al sottopassaggio. Uomini e donne della valle, indignati/e, inveiscono contro il comportamnetio delle forze dell’ordine. Dopo qualche minuto giungono altri drappelli a circondare anche il piazzale antistante la stazione. Arriva perfino un plotone di Finanzieri.»
Treno nucleare: scontri nella notte ad Avigliana
«Verso le 4:00 scatta la prima carica e le versioni dei fatti si fanno confuse. Sulla pagina Facebook di Blackout compare la notizia dello “sgombero violento dei binari”, aggiungendo “ci sono feriti”. Alle 4:35 la maggior parte degli attivisti viene spinta fuori dalla stazione, molti vengono identificati, ma il treno non può ancora passare. Ci sono ancora due persone sui binari di cui una incatenata. Trascorre un’altra mezz’ora di altissima tensione poi i treni arrivano veloci, uno dopo l’altro. Infoaut parla di un tasso di radioattività “molto significativo” rilevato con un contatore geiger.»
E infine il video delle mazzate: Violente cariche vs notav e no nuke di InfoautVideo.