Funzionamento del GIS 4 / 10: Lettura offline e newsletter

Parte di una serie di 10 brevi post sulle funzioni e benefici per l’utente della componente di aggregazione delle notizie della piattaforma del Gruppo di Informazione Solidale (GIS, vedi FAQ qui e manifesto qui). Vedi qui per il primo con il piano di tutti i post della serie.

Con questo quarto post completiamo la panoramica dei servizi che il GIS è in grado di offrire avendo il testo completo di tutti gli articoli. Dopo ricerca a tutto testo, normalizzazione, zoom del font, lettura a voce alta e traduzioni automatiche vediamo ora le funzioni di lettura offline e newsletter.

Il testo completo degli articoli si può scaricare per leggere offline, a scelta in uno dei seguenti 5 formati:

  1. html: per leggere su smartphone o computer
  2. pdf: ottimo per salvare e leggere su tablet
  3. epub: per leggere su tablet o ebook reader (tranne Amazon Kindle)
  4. mobi: per leggere su ebook reader Amazon Kindle
  5. txt: per leggere anche sul Commodore 64.

Si possono scaricare articoli singoli, ad esempio in formato html:

oppure in formato pdf:

O ancora si può scaricare un gruppo di articoli (ma questo lo vedremo nel prossimo post).

In alternativa al download è possibile farsi inviare il file via email; verrà usata l’email fornita all’atto della registrazione, a meno che venga fornito, nell’apposita pagina delle impostazioni, un indirizzo email alternativo per l’invio della newsletter e degli ebook:

L’indirizzo email alternativo è utile ad esempio per inviare direttamente sul Kindle tramite l’indirizzo e-mail Invia-a-Kindle (tipicamente nome.cognome@kindle.com). In questo modo gli ebook in formato mobi arrivano direttamente sull’ebook reader via rete, senza collegarlo via cavo al computer.

Dovrebbe essere chiaro a questo punto che  per proteggere gli utenti registrati dal tracciamento e offrire un servizio migliore, il GIS deve effettuare delle copie di articoli (“pubblicazioni a carattere giornalistico”, compresi contenuti marcati con la dicitura “riproduzione riservata“), ma solo per uso privato (la copie non sono accessibili pubblicamente, solo ad esclusivo beneficio dei soci), con motivazioni etiche (principalmente per ottemperare all’obiettivo numero 3 del manifesto: “evitare la tracciatura e proteggere i dati e i meta-dati prodotti dagli utenti“) e soprattutto senza finalità commerciali, anzi con l’intento di remunerare chi produce informazione di qualità.

Questo tipo di utilizzo online è qualificato come utilizzo privato e non commerciale di pubblicazioni di carattere giornalistico ai sensi dell’articolo 15 della Direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE (“Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale“).

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