Riciclette: recensione di un concerto e riflessioni varie

Se una band di 5 ragazze che suona e canta musica popolare va a fare un concerto in un locale dove di solito bestioni pelosi fanno del punk a volume esagerato … E cosa può succedere se ci sono due cantanti, quando tutti sanno che basta aggiungerne una di cantante in un quartetto jazz per far diventare tutti matti per le bizze della solista ?

E invece sorpresa !

Le voci sono complementari, una più scura e l’altra più chiara (anche di capelli, ma è un caso, credo). Cantano spesso all’unisono, anche un po’ in trance, accompagnate da una ritmica serrata. La musica è curativa e da ballare. Lo stile sul palco è bio e vegano, poca carne o ammiccamenti: conquistano con l’entusiasmo.
Infatti il pubblico (soprattutto quello femminile) risponde: scene di delirio e acclamazione, cori, richieste, dediche, qualunque cosa.

Parrebbe che le Riciclette arrivino da Borgomanero per colmare un vuoto: la necessità di ascoltare e vivere musica dal vivo in un clima di armonia.

Ci sono delle analogie con le preferenze delle donne nel mondo virtuale, se dobbiamo credere all’articolo “COSA VOGLIONO LE DONNE IN UNA COMUNITÀ” apparso sul blog del CORAL project (un’iniziativa guidata da Mozilla per creare strumenti software e linee guida che avvicinino i giornalisti al loro pubblico).

E in effetti a cosa assomiglia la rete se non a un ritrovo di bestioni pelosi. Sembra di vederci, svaccati col PC sul divano, con la latta di birra rovesciata, che gridiamo sui forum. Ragazze, salvateci !

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